San Dali
"chi è sprovvisto di qualche senso sviluppa molto gli altri
chi non ha un cazzo da fare sviluppa la fantasia"
detto assiro babilonese attribuito al saggio Elechim (ca. 1971 A.C.)
Pregevoli pensatori quali C.S. e J.P. "el catalán", hanno teorizzato che gli uomini non dovrebbero MAI indossare un paio di sandali, neanche d'estate (riflettere bene sul neanche).
La loro teoria su basa essenzialmente su una concezione istintiva del senso estetico:
cercando di semplificare la loro complessa teoria potremmo affermare che S. e P. non rifiutano l'uso della calzatura "sandalo" per un motivo preciso - se trascuriamo la valutazioni di tipo squisitamente olfattivo, ad onor del vero non applicabili a tutti i casi in esame - semplicemente affermano che nessun europeo maschio dovrebbe arrivare a prendere in considerazione l'idea di indossare un paio di sandali.
In definitiva si potrebbe affermare che la loro posizione è una ideologia ispirata da una "filosofia estetica".
(È facile immaginare lo sconforto che coglie i nostri cari S. e P. quando passeggiando tranquillamente per le strade di B., moderna metropoli europea, si imbattono in soggetti adulti che indossano calzature come quelle riportate in figura 1)
figura 1
Mentre i due illuminati pensatori elaboravano questa concezione del "sandalo maschile" anche io pervenivo alle medesime conclusioni, curiosamente in un momento in cui ancora non conoscevo nè i due eccellenti pensatori nè le loro idee ma soprattutto vivendo in un'altra nazione, chiaro segno che il Pensiero è frutto dei tempi, indipendente dai confini e si manifesta alle menti sensibili quando i tempi sono maturi.
In ogni caso devo riconoscere che negli ultimi tempi ho dovuto rivedere le mie posizioni per allontanarmi dal nucleo iniziale della teoria:
oggi sono disposto, mio malgrado, ad accettare i sandali semprechè chi li indossa li abbia preferiti a calzature assimilabili a quelle riprodotte in figura 2
figura 2
Mi sentirei di definire la mia idea come il postulato del relativismo "sandalico".
Perchè ho ammorbidito le mie posizioni? Principalmente per il mio senso pratico infatti sopporto il brutto quando mi protegge da qualcosa orribile, ed in secondo luogo perchè le calzature di figura 2 quest'estate si sono diffuse indiscriminatamente ed in modo del tutto incontrollato.
Certamente la discussione non è ancora chiusa e certo in un futuro prossimo spero che avremo modo di riunificare le nostre teorie in una sola, confido che potremo trovare nuovi spunti di riflessione studiando questa galleria degli orrori che ho scovato in rete cercando il materiale fotografico per arricchire questo post.
PS Purtroppo ho trovato anche questo...
chi non ha un cazzo da fare sviluppa la fantasia"
detto assiro babilonese attribuito al saggio Elechim (ca. 1971 A.C.)
Pregevoli pensatori quali C.S. e J.P. "el catalán", hanno teorizzato che gli uomini non dovrebbero MAI indossare un paio di sandali, neanche d'estate (riflettere bene sul neanche).
La loro teoria su basa essenzialmente su una concezione istintiva del senso estetico:
cercando di semplificare la loro complessa teoria potremmo affermare che S. e P. non rifiutano l'uso della calzatura "sandalo" per un motivo preciso - se trascuriamo la valutazioni di tipo squisitamente olfattivo, ad onor del vero non applicabili a tutti i casi in esame - semplicemente affermano che nessun europeo maschio dovrebbe arrivare a prendere in considerazione l'idea di indossare un paio di sandali.
In definitiva si potrebbe affermare che la loro posizione è una ideologia ispirata da una "filosofia estetica".
(È facile immaginare lo sconforto che coglie i nostri cari S. e P. quando passeggiando tranquillamente per le strade di B., moderna metropoli europea, si imbattono in soggetti adulti che indossano calzature come quelle riportate in figura 1)
figura 1
Mentre i due illuminati pensatori elaboravano questa concezione del "sandalo maschile" anche io pervenivo alle medesime conclusioni, curiosamente in un momento in cui ancora non conoscevo nè i due eccellenti pensatori nè le loro idee ma soprattutto vivendo in un'altra nazione, chiaro segno che il Pensiero è frutto dei tempi, indipendente dai confini e si manifesta alle menti sensibili quando i tempi sono maturi.
In ogni caso devo riconoscere che negli ultimi tempi ho dovuto rivedere le mie posizioni per allontanarmi dal nucleo iniziale della teoria:
oggi sono disposto, mio malgrado, ad accettare i sandali semprechè chi li indossa li abbia preferiti a calzature assimilabili a quelle riprodotte in figura 2
figura 2
Mi sentirei di definire la mia idea come il postulato del relativismo "sandalico".
Perchè ho ammorbidito le mie posizioni? Principalmente per il mio senso pratico infatti sopporto il brutto quando mi protegge da qualcosa orribile, ed in secondo luogo perchè le calzature di figura 2 quest'estate si sono diffuse indiscriminatamente ed in modo del tutto incontrollato.
Certamente la discussione non è ancora chiusa e certo in un futuro prossimo spero che avremo modo di riunificare le nostre teorie in una sola, confido che potremo trovare nuovi spunti di riflessione studiando questa galleria degli orrori che ho scovato in rete cercando il materiale fotografico per arricchire questo post.
PS Purtroppo ho trovato anche questo...
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